La ballerina ariete da guerra

Quando credevi di averle viste tutte ai tuoi occhi viene regalato anche questo spettacolo.

La ballerina ariete utilizzata come arma da guerra per “abbattere” le coppie nemiche a colpi di boleos e taccate date in direzione contraria alla ronda per sbarrare la strada al nemico.

Questa storia va ogni oltre fantasia ed oltre ogni galateo.

Ebbene si. Fior fiori di ballerine vengono “utilizzate” in milonga ogni notte come arieti di sfondamento, come delle vere e proprie armi da guerra improprie che la frustrazione di un ballerino usa a suo piacimento contro un’altra coppia, colpevole di aver “leso la maestà territoriale” o semplicemente perché veniva “sfanalato dalla coppia di dietro” che invitava vista la lentezza ad occupare l’altra corsia.

A tale offesa l’offeso fa sue le frasi di un Diego Abatantuono d’annata e si trasformata, usando la fanciulla come un moderno ariete umano, in Attila il Flagello di Dio (continua).

Zorro gris (Tango) – Testi di Tango

Quante notti fatidiche di vizio le tue illusioni dolci di donna, come le rose di una pazza orgia le consumasti nel cabaret.

E dopo la farsa di un amore bugiardo all’allontanarti dall’ Armenonville, era l’intenso freddo della tua anima che copristi con la tua volpe grigia.

Al fingere risate di gioia
davanti all’oro fugace dello champagne reprimendo dentro al petto
un desiderio tenace di piangere.
Ed a pensare, tra un bacio ed un tango al tuo umile passato felice,
hai nascosto le lacrime sincere
tra le pieghe della tua volpe grigia…(continua)

Edgardo Donato

L’ eccezionale e riconosciuto musicista uruguaiano Héctor María Artola, con una acuta visione critica, ha affermato: «La città di Buenos Aires, è l’unica città al mondo dove si suona bene il tango, inclusa Montevideo».

Individualmente, tra gli artisti uruguaiani devoti al tango nel nostro paese, quelli che si sono distinti sono stati numerosi. Con i gruppi musicali non è successa la stessa cosa. C’erano solo eccezioni: è il caso del quartetto Alonso-Minotto —ma il loro lavoro era esclusivamente discografico— e della squadra dei violinisti Edgardo Donato e Roberto Zerrillo, ma diciamo che il primo era argentino, con sede nella città di Montevideo…(continua)