Con le corde ben temperate,

una milonga voglio cantare

per il grande americano

campione di libertà.

Per il grande americano

chi ci ha insegnato a combattere

per la dignità dell’uomo,

per il paese e per il pane.

(Coro)
Questa milonga è per Fidel.

Patria o morte era la sua voce.

Questa milonga è per Fidel.

E le persone in armi lo seguirono.

Questa milonga è per Fidel.

Apparve già l’alba.

Questa milonga è per Fidel.

La notte nera è finita.

Il contadino si piegava

tra i solchi del padrone.

Oggi maneggia l’aratro

canta la tua liberazione.

Oggi maneggia l’aratro

s’ingigantisce del suo lavoro

perché possiede la terra

che la sua mano ha fertilizzato.

Al figlio del contadino

gli hanno negato la conoscenza.

Con un libro tra le mani

sta imparando a leggere.

Con un libro tra le mani

vivi la grande alba

di milioni di cubani

fratelli con Fidel.

Dove erano i fucili

c’è ora una lavagna

e labbra infantili

recitando una lezione

le labbra dei bambini

intonando con fervore

l’inno al suo paese libero

che oggi si prende cura di loro con amore.

Fidel, il tuo nome è bandiera

contro il giogo coloniale.

Questo è il motivo per cui i popoli

ti circondano, fraterno.

Questo è il motivo per cui i popoli

ti danno la loro ammirazione.

Hai dato loro la speranza

e loro, il suo grande cuore.

Questa milonga è finita

che un porteño ti ha offerto

perché odano quelli che dimenticano

che il mio popolo è con te

Perché odano quelli che dimenticano

che non devono mai macchiare

con le loro bugie

il tuo coraggio e la tua lealtà.

Con las cuerdas bien templadas,
milonga quiero cantar
para el gran Americano
campeón de la libertad.
Para el gran Americano
que nos enseñó a luchar
por la dignidad del hombre,
por la patria y por el pan.

(Estribillo)
Esta milonga es para Fidel.
Patria o muerte fue su voz.
Esta milonga es para Fidel.
Y el pueblo en armas lo siguió.
Esta milonga es para Fidel.
Ya la aurora se asomó.
Esta milonga es para Fidel.
La negra noche se acabó.

El guajiro se agotaba
en los surcos del patrón.
Hoy empuñando el arado
canta su liberación.
Hoy empuñando el arado
se agiganta en su labor
porque es dueño de la tierra
que su mano fecundó.

Al hijo del campesino
le negaban el saber.
Con un libro entre sus manos
está aprendiendo a leer.
Con un libro entre sus manos
vive el gran amanecer
de millones de cubanos
hermanos con Fidel.

Donde estaban los fusiles
hay ahora un pizarrón
y unos labios infantiles
recitando una lección.
Unos labios infantiles
entonando con fervor
el himno a su patria libre
que hoy los cuida con amor.

Fidel, tu nombre es bandera
contra el yugo colonial.
Es por eso que los pueblos
te rodean, fraternal.
Es por eso que los pueblos
te brindan su admiración.
Vos les diste una esperanza
y ellos, su gran corazón.

Ya termina esta milonga
que un porteño te ofreció
para que oigan los que olvidan
que mi pueblo está con vos.
Para que oigan los que olvidan
que jamás han de lograr
mancillar con sus mentiras
tu valor y tu lealtad.

Canta Jorge Maciel Alfredo Belusi / Orquesta Osvaldo Pugliese
1961 Buenos Aires Stentor

Share via
Copy link
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: